venerdì 20 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Una via per Craxi.
ROMA (17 febbraio) - Una strada della Capitale sarà presto intitolata a Bettino Craxi. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine della proiezione in Campidoglio del film-documentario "La mia vita è stata una corsa" sulla vita del leader socialista.
«In consiglio comunale - ha spiegato Alemanno - si completerà a breve l'iter per intitolare una strada a Bettino Craxi. Credo sia un doveroso riconoscimento e omaggio della Capitale a uno dei più grandi leader della storia della Repubblica».
«Craxi è stato un grande leader - ha detto Alemanno - che ha saputo con largo anticipo individuare l'esigenza di modernizzazione del Paese. E' stata una figura capace di scavalcare le vecchie categorie destra-sinistra. Noi del Msi condividevamo la sua ricerca della dignità nazionale e le sue scelte riformiste. Le diffamazioni e i momenti amari non sono riusciti a scalfire l'immagine di uno dei più grandi statisti dell'Italia repubblicana. Inoltre fu lui l'unico prima di Berlusconi a fare una legge su Roma capitale».
martedì 17 febbraio 2009
Discorso di Berlusconi all'indomani della vittoria in Sardegna.
Discorso del 17 febbraio 2009
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Con le decisioni che fra pochi istanti conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del ministro, un grande evento si compie: viene suggellato il destino della Sardegna, oggi, 17 febbraio, diciannovesimo anno dell'era Berlusconiana.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria sarda resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero berlusconiano, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Biscione, perché questa è la meta verso la quale durante diciannove anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane. Impero di TV, perché 1'Italia vuole la TV per sé e per tutti, forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte la popolazione della Sardegna.
Questo è nella tradizione di Roma, che, dopo aver vinto, associava i popoli al suo destino.
Ecco la legge, o italiani, che chiude un periodo della nostra storia e ne apre un altro come un immenso varco aperto su tutte le possibilità del futuro:
l. - I territorî e le genti che appartenevano all'impero di Soru sono posti sotto la sovranità piena e intera del Regno di Berlusconia.
2. - Il titolo di imperatore di Sardegna viene assunto per sé e per i suoi successori dal re di Berlusconia.
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Il popolo italiano ha creato con la Tv 1'impero. Lo feconderà col suo lavoro (precario) e lo difenderà contro chiunque con le sue Tv e i suoi giornali.
In questa certezza suprema, levate in alto, o legionari, le insegne, il ferro e i cuori, a salutare, dopo quindici secoli, la riapparizione dell'impero sui colli fatali di Roma.
Ne sarete voi degni?(Emilio Fede prorompe con un formidabile: « Si! »).
Questo grido è come un giuramento sacro, che vi impegna dinanzi a Dio(cioè me) e dinanzi agli uomini, per la vita e per la morte !
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